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Star muta

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                                  L’infelicità è muta. (Simone Weil)

 

Ho pensato: starò muta,
nessun suono dalla mia bocca.
Relazione interrotta, censurata.
Dire non è di precetto.
Passo e chiudo.

Ma l'uomo è parola,
il suo esistere è dalla Parola
– Verbo all'origine –
soffio, respiro, voce
e il taciuto, l’omesso, il negato,
è silenzio-inferno.
Pesi morti le cose
senza chi ne dica il nome,
scogli nella nebbia
su cui naufragano i pensieri
come navi alla deriva.

Così, non tace il punto
in mezzo al petto,
incendiato.
Come il grido dell’aquila,
chiama a raccolta i venti
perché si levi ancora
il canto antico e nuovo
e l'ultima parola udibile
non sia mai "nulla".

 

 Laura Turra - 07/07/2017 18:28:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Salvatore, ti ringrazio per il tuo commento e per il garbo con cui sempre sai trattare i miei versi. Un saluto carissimo

 Salvatore Pizzo - 07/07/2017 18:14:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

... C’è chi dice che sia il"pollice opponibile"ad aver fatto si che ci si incamminasse verso un’evoluzione che ci desse la possibilità di maneggiare e manomettere gli oggetti come i pensieri e pure la ragione. E c’è chi invece sostiene che sia il linguaggio, l’elemento che ci ha permesso di uscire dalla condizione bruta della scarna comunicazione. Il linguaggio permette non solo di mettere in comune esperienze e ide, ma anche di elaborare codificare. Qualcuno è arrivato a sostenere anche che il linguaggio è fondante e casa dell’essere... Ma in poesia, come pure in questa poesia<l’ultima parola udibile
non sia mai "nulla".> Perchè è nell’ordine delle cose che sia così. E che l’ultima parola sia quella più importante...
Molto bella e profonda
Un caro saluto

 Laura Turra - 06/07/2017 21:41:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Nando, è un testo che è nato da una personale fatica interiore, da un momento particolare che mi ha portato a mettere in discussione il mio scrivere. Spero che questo tentativo che si distanzia dal mio stile consueto (stile che rimane la mia vera anima poetica ) comunque non sia disprezzabile. Ti ringrazio della lettura e ti abbraccio

 Ferdinando Battaglia - 06/07/2017 21:03:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Poesia aspra, dolente, quasi sgorgo di un’indignazione, una difesa del diritto alla parola, poiché creduta riflesso della Parola. Dai toni meno lirici e dalle immagini non consuete cui siamo abituati, la Natura, l’amore, lo sguardo contemplativo volto all’orizzonte, qui vi è il piglio apologetico del polemista, la proposizione confutatoria di un’altra tesi all’interno di un disputare filosofico. C’è infine la voce testimoniale e profetica di chi nella propria carne porta impresso lo stigma della vocazione poetica, l’innocenza della necessità della parola e della parola poetica, "perché si levi ancora/il canto antico e nuovo/e l’ultima parola udibile/non sia mai "nulla"." E, a mio modesto parere, i versi finali son la parte più bella di tutto il testo.


Un abbraccio forte

 Laura Turra - 06/07/2017 20:04:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Loredana, Alessandra, grazie di cuore a entrambe!

 Alessandra Ponticelli Conti - 06/07/2017 18:30:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Mi ha molto colpito perché invita a una riflessione profonda sul silenzio.
"e il taciuto, l’omesso, il negato,/ è silenzio-inferno/"
In questi due versi, che trovo bellissimi, si riassume tutto il senso della poesia.
Ciao Laura, e complimenti!

 Loredana Savelli - 06/07/2017 13:59:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Molto bella: intensa e misurata allo stesso tempo. Ciao Laura!

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